Manifesto
Let us now imagine Rome
as a mental entity, not a habitat fit for humanity.
Panteon was born in this way.
It is a systematic investigation, collected on papers that taste of the 20th-century.
Panteon asks the questions, while the answers emerge from the Roman environment.
The architecture analyzed is scattered in the tangle of this large city, in which all the different styles - old and new - exist and mingle together.
We are convinced we’ll be able to reveal elements that are still untold, investigating an apparently measurable horizon: 1911-1989.
Like a team of haruspices, we’ll interpret the guts of Rome, following real or hypothetical issues and urgencies.
Disguised as anachronistic, Panteon’s action is, in fact, now - the only possible time.
_
Facciamo ora l’ipotesi che Roma non sia un abitato umano ma un’entità psichica.
Così nasce Panteon.
Un’indagine sistematica, raccolta per mezzo di un cartaceo dal sapore novecentesco.
Panteon pone le domande, dal palinsesto di Roma emergono le risposte.
Le architetture trattate sono disseminate nell’intrico di una grande città nella quale, insieme alla più recente fase di sviluppo, continuano a sussistere tutte le fasi precedenti.
Persuasi di poter rintracciare elementi non ancora disvelati, investighiamo un orizzonte finito e apparentemente misurabile: 1911-1989.
Al pari di una squadra di aruspici, interpretiamo le viscere di Roma, seguendo temi ed urgenze reali o ipotetiche.
Sotto mentite spoglie anacronistiche, l’azione di Panteon è al presente, l’unico tempo possibile.
Panteon was born in this way.
It is a systematic investigation, collected on papers that taste of the 20th-century.
Panteon asks the questions, while the answers emerge from the Roman environment.
The architecture analyzed is scattered in the tangle of this large city, in which all the different styles - old and new - exist and mingle together.
We are convinced we’ll be able to reveal elements that are still untold, investigating an apparently measurable horizon: 1911-1989.
Like a team of haruspices, we’ll interpret the guts of Rome, following real or hypothetical issues and urgencies.
Disguised as anachronistic, Panteon’s action is, in fact, now - the only possible time.
_
Facciamo ora l’ipotesi che Roma non sia un abitato umano ma un’entità psichica.
Così nasce Panteon.
Un’indagine sistematica, raccolta per mezzo di un cartaceo dal sapore novecentesco.
Panteon pone le domande, dal palinsesto di Roma emergono le risposte.
Le architetture trattate sono disseminate nell’intrico di una grande città nella quale, insieme alla più recente fase di sviluppo, continuano a sussistere tutte le fasi precedenti.
Persuasi di poter rintracciare elementi non ancora disvelati, investighiamo un orizzonte finito e apparentemente misurabile: 1911-1989.
Al pari di una squadra di aruspici, interpretiamo le viscere di Roma, seguendo temi ed urgenze reali o ipotetiche.
Sotto mentite spoglie anacronistiche, l’azione di Panteon è al presente, l’unico tempo possibile.